Anemia da carenza di ferro: cos’è?

Anemia da carenza di ferro: cos’è?

 

L'anemia da carenza di ferro o anemia sideropenica è caratterizzata da un ridotto quantitativo di ferro nell'organismo.

Il ferro è necessario perché fa parte della struttura di alcune proteine molto importanti tra cui l'emoglobina, che si trova all'interno dei globuli rossi e consente di trasportare l'ossigeno dai polmoni alle cellule e di eliminare l'anidride carbonica.

Nell’organismo è sempre legato a delle proteine specifiche che servono per immagazzinarlo (ferritina) e per trasportarlo (transferrina, lattoferrina) perché se fosse libero sarebbe tossico.

 

Quali sono i sintomi da carenza di ferro?

La gravità dei disturbi causati dall'anemia dipende da diversi fattori:

  • I livelli di ferro circolante nel sangue
  • La quantità contenuta nelle riserve dell'organismo
  • L'età della persona
  • La contemporanea presenza di altre malattie
  • La velocità con cui si sviluppa l'anemia e la sua eventuale cronicizzazione

I sintomi più comuni dell’anemia sono:

  • Mal di testa ed emicranie frequenti e prolungate
  • Colorito pallido della pelle e delle mucose
  • Affaticamento e spossatezza
  • Difficoltà respiratorie anche in assenza di esercizio fisico

L'anemia, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, deve considerarsi accertata quando i valori di emoglobina nel sangue sono al di sotto di 12 g/dl nelle donne e al di sotto di 13,4 g/dl negli uomini.

 

Quali sono le cause?

Le cause della carenza di ferro nell'organismo possono essere di diversa natura:

  • Ciclo mestruale
  • Gravidanza
  • Allattamento
  • Infanzia

Tutte condizioni normali che determinano un maggiore utilizzo di ferro da parte dell'organismo.

Altre cause possono essere determinate dal malassorbimento provocato da celiachia, gastrite, morbo di Crohn, obesità.

L'accertamento dell'anemia è affidato quasi sempre agli esami di laboratorio eseguiti sul sangue.

 

Come gestirla e cosa mangiare per prevenire la carenza di ferro?

È necessario riportare nella norma i livelli di emoglobina e ripristinare le riserve di ferro dell'organismo rimuovendo le cause che ne determinano la carenza.

È possibile farlo scegliendo gli alimenti giusti, e se questo non dovesse bastare ricorrere a integratori alimentari.

Cosa mangiare? Carne e pesce sono le migliori fonti di ferro. La carne, sia rossa che bianca e in particolare le frattaglie, è tra gli alimenti più ricchi di questo importante minerale, ma anche per quanto riguarda il pesce c’è un’ampia disponibilità di scelta.

Sebbene sia presente in quantità minori, anche le verdure forniscono ferro. Tra le verdure più ricche di ferro troviamo tutte quelle a foglia verde, tra cui spinaci, lattuga e biete, ricche anche di acido folico, utile per la sintesi dei globuli rossi.

Sono raccomandati anche broccoli, peperoni, cavoli e pomodori, in quanto verdure ricche di vitamina C che agevola l’assorbimento del minerale.

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