Ferritina, il nostro deposito di ferro

La ferritina è una proteina con struttura globulare in grado di svolgere un ruolo chiave in merito alla disponibilità del ferro all’interno delle cellule.

Questa importante proteina, presente sia nel sangue che nelle cellule di alcuni organi come, fegato, milza e midollo osseo, contiene ferro in quantità variabile e rappresenta la principale forma di deposito di tale minerale all'interno dell'organismo.

Stabilire, dunque, la concentrazione di ferritina nel sangue, consente di valutare la disponibilità di ferro presente a livello cellulare e, di conseguenza, di accertare o scongiurare la presenza di disturbi dovuti alla mancanza o alla sovrabbondanza di questo minerale. 

L'esame che permette di individuare il dosaggio ematico della ferritina può essere richiesto dallo specialista in presenza di livelli bassi di emoglobina nel sangue, bassi livelli di ematocrito o sospetto di un eccesso di ferro dovuto a disturbi epatici o alimentazione poco bilanciata.

Come viene eseguito il test?

Per misurare la concentrazione di ferritina a livello ematico è sufficiente prelevare una piccola quantità di sangue venoso, per esempio dal braccio.

Non è necessario essere a digiuno e, di norma, non vi è alcuna influenza di un'eventuale assunzione di farmaci da parte del paziente a meno che non si stia effettuando una terapia a base di ferro.

Possono invece influire sui risultati dell’esame un'intensa attività fisica soprattutto di tipo aerobico o lo stato di gravidanza.

Si tratta di un esame molto semplice, infatti, anche in farmacia sono in vendita dei kit appositi per il dosaggio, i quali non necessitano di prelievo venoso.

Interpretazione dei risultati

Di norma la concentrazione di ferritina nel sangue varia secondo i seguenti intervalli:

• 24-336 ng/ml negli uomini
• 11-307 ng/ml nelle donne

I risultati sono influenzati, come già detto, in gravidanza o per l’attività fisica, e possono variare in relazione all’età o al sesso del paziente.

Bassi livelli di ferritina possono essere dovuti a carenza di ferro, carenza di vitamina C, la quale svolge un ruolo molto importante per quel che concerne l’assorbimento di questo minerale, oppure a denutrizione e anemia.

Concentrazioni elevate di ferritina nel sangue potrebbero essere ricondotti a disturbi epatici o tiroidei, infezioni di vario genere, diabete, talassemia o alcune patologie genetiche e autoimmuni.

È bene ricordare che la lettura e l’interpretazione dei risultati dell’esame spetta al medico che conosce la storia dello stato di salute dei suoi assistiti.

Anche per il test di autoanalisi acquistato in farmacia, è buona norma sottoporre i risultati all’attenzione dello specialista.